Integratori alimentari
ALIMENTI FUNZIONALI,ENDOFARMACI.
ATTIVITA’ VANTATA,VALIDITA’ E SICUREZZA
Gli integratori costituiscono una fonte concentrata di nutrienti o sostanze ad effetto fisiologico destinata ad integrare o complementare la dieta.
Negli ultimi anni l’attenzione per tali supplementi è cresciuta notevolmente alimentata dalla convinzione che la loro assunzione diminuisca il rischio di sviluppare patologie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro. Noi siamo geneticamente impreparati a vivere 80 anni e siamo portatori di un patrimonio genetico selezionato dal meccanismo dell’evoluzione che tutela la sopravvivenza della nostra specie, non la durata e la qualità di vita dei singoli individui che la compongono. Dopo i 40-50 anni il nostro ruolo di continuazione della specie è ormai finito e l’evoluzione non ha approntato efficienti meccanismi di controllo e di difesa dalle patologie degenerative, poco note e frequenti fino a pochi decenni fa, che hanno sostituito le malattie acute tra le principali fonti di disabilità e morte. La fisiopatologia del nostro organismo non si è modellata sugli alimenti che consumiamo ma su impredittibili caratteristiche di specifiche vie metaboliche ed enzimatiche, delle strutture tridimensionali di alcune proteine del nostro organismo, di peculiari interazioni gene-ambiente. Ottimizzare queste vie implica il consumo di quantità o principi base che l’alimentazione, sia pur adeguata alle specifiche esigenze, non è in grado di fornire. Ecco perché integrare può essere utile. La supplementazione con nutrienti funzionali può assumere, inoltre, la valenza di terapia nei soggetti affetti da malattie ereditarie del metabolismo; anche patologie acute possono beneficiare di integrazioni e supplementazioni concettualmente ben costruite. L’uso intelligente degli integratori può svolgere quindi un ottimo ruolo di supporto rappresentando un trattamento complementare in grado di migliorare la risposta dell’organismo ad insulti di tipo infettivo o allo stress ossidativo, specie nelle persone anziane con deficit immunitario che riduce la capacità di fronteggiare banali patologie virali e ne rallenta le capacità di guarigione, come anche nei giovani in cui l’azione immunodepressiva dello stress può portare a forme di astenia e a un rallentamento dell’evoluzione della guarigione da patologie banali.
Il nostro organismo, anche quando è in perfette condizioni e la sua flora batterica intestinale funziona bene, non è in grado di produrre tutte le vitamine nelle quantità richieste per il fabbisogno giornaliero ,per cui è costretto ad assumerle attraverso l’alimentazione. Ma oggi viviamo una anarchia alimentare assumendo cibi ricchi di calorie ma poveri di principi attivi.
Si stima che il 42% degli Americani faccia ricorso agli integratori con lo scopo di migliorare lo stato di salute.Anche in Europa l’utilizzo di integratori è molto diffuso .Gli Italiani hanno sempre più fiducia nelle loro proprietà benefiche, come si ricava dall’ andamento di mercato di questi prodotti, secondo l’ultima indagine di AC-Nielsen per FederSalus. Oggi vi ricorre un cittadino su tre e se il 45% lo fa occasionalmente, il 18% li consuma regolarmente durante l’anno e di questi il 62% afferma di utilizzarli da oltre 2 anni e il 14% da più di 1 anno. L’ indagine evidenzia che la motivazione è per il 46% ricerca di benessere psicofisico e per il 43% la ricerca di risposte a specifiche esigenze di salute.
Attualmente, si assiste ad un vero e proprio proliferare di prodotti le cui proprietà sono decantate con enfasi, spesso senza il minimo criterio che ne motivi il presunto effetto. Ne deriva che la scelta nel grande mare di specialità esistenti risulti oltremodo difficoltosa, in quanto non è facile individuare quella che possa offrire il miglior risultato, senza intaccare in alcun modo la salute, e la preferenza è spesso determinata dall’emotività dei soggetti influenzati dalla pubblicità.
I Farmaci già in commercio sono monitorati dagli enti di controllo del Ministero della Salute, ma gli Integratori Alimentari e le Erbe Medicinali hanno diversa regolamentazione e ricadono in un complesso quadro legislativo per le cui indicazioni bisogna far riferimento a decine di circolari ministeriali.
Inoltre la potenza e la purezza di questi prodotti sono soggette a notevoli variazioni per la mancanza di standard ufficiali. In più è molto difficile controllarne l’impiego e il dosaggio da parte del singolo soggetto dato che si tratta spesso di terapie “fai da te”.
I sistemi di sorveglianza post-marketing forniscono raramente dati che danno informazioni sugli eventi avversi. Questi possono essere classificati in dechallange (reazione che scompare quando la droga è sospesa),rechallange (reazione che riappare quando la droga è somministrata) e reazioni temporali che possono dare un indicazione su una possibile o probabile reazione avversa. Già l‘ OMS ha classificato le reazioni avverse in certe, probabili ,possibili ,improbabili e inclassificabili.
La formulazione degli integratori deve basarsi su una conoscenza precisa e quantitativa, della relazione tra l’apporto di specifiche sostanze e la risposta metabolica dell’organismo. Devono essere ben note le alterazioni biochimiche e metaboliche delle sostanze impiegate, le interazioni con farmaci di sintesi e gli alimenti e le eventuali reazioni avverse.
Questo Corso ECM nasce dalle esigenze di rendere meno nebuloso questo universo di prodotti che già muovono quasi un terzo del mercato farmaceutico globale. Il bisogno di una fonte di formazione obiettiva su questo controverso e confuso campo appare quanto mai indispensabile.
Sebbene le caratteristiche di molti integratori siano esaurientemente documentate, rivendicazioni di efficacia per molti altri rimangono altamente speculative. Identificare i meccanismi alla base dell’azione protettiva/preventiva di questi componenti e l’analisi rischi/benefici, rappresenta una delle principali sfide per il futuro della ricerca in campo biochimico e tossicologico. Indagare e conoscere gli effetti vantati e la validità di tali sostanze rappresenta anche l’unico modo per garantire la chiarezza prescrittiva.
Da qui l’esigenza di analizzare le diverse tipologie di formulazione avendo come obiettivo formativo una conoscenza approfondita per una scelta sempre ragionata e basata su dati scientifici che evidenzino le possibili caratteristiche terapeutiche e i possibili effetti collaterali e i rischi legati, per esempio, a dosi molto superiori o non appropriate per chi le utilizza.
L’uso degli integratori, infatti, non rappresenta una soluzione rapida ai problemi di salute, ma deve essere solo una integrazione benefica e salutare nell’ambito di una dieta complessivamente bilanciata e di uno stile di vita attivo.